Chi siamo - Statuto Associazione
Chi siamo - Statuto Associazione
Centosettanta volenterosi su diecimila abitanti residenti all´interno del comune, persone uguali al resto della popolazione ma comunque desiderose di mettersi in gioco. La Pubblica Assistenza respira grazie a questa grande famiglia, un gruppo aperto senza ne´ padri ne´ madri...dove tutti sono uguali e ciascuno avverte -per motivazioni sue, in certi casi chiare e stampate in testa e in altri offuscate...confuse ma comunque virtuose, positive- il desiderio di farsi in quattro, spendendo magari una fetta consistente del suo tempo prezioso in un qualcosa.E i qualcosa sono quattro, nell´associazione di Via Mattei n 4 a Montopoli: trasporto sanitario in generale, protezione civile intesa come salvaguardia dell´ambiente....qualunque esso sia, spegnimento incendi boschivi, attività sociali di ordine vario e poi -in mezzo a tutto questo, tra una pausa e l´altra- tanta socializzazione. Eh si, la voglia di stare insieme è condizione essenziale per sentirsi a proprio agio all´interno di un ambiente così aperto e variegato...fatto di tante cose, caratteri distinti e opinioni diverse, partenze fulmine in codice rosso e numerose chiamate in arrivo, persone che chiedono, che considerano la Pubblica un riferimento puntuale e fraterno...un´amica su cui contare per qualsiasi informazione, per qualsiasi consiglio.C´è un ordine da seguire, dei protocolli da rispettare, perché quando accadono fatti gravi non è concesso giocare con la vita delle persone; dipende dal tipo di servizio, perché essere volontario alla Pubblica Assistenza non significa solamente soccorrere individui in difficoltà...feriti....c´è l´ambiente, patrimonio di tutti, i ragazzi da accompagnare a scuola e la formazione, gli inserimenti socio-occupazionali, gli incendi da domare e poi, prima di ogni altra cosa, noi stessi. L´associazione è aperta per sua natura, il suo respirare dipende da tutti noi...nessuno escluso; essa accoglie chiunque, perché non c´è un organigramma da onorare o uno schema già preconfezionato....la Pubblica si arricchisce, modificandosi, e poi si amplia in funzione di chi la abita, di chi la popola con tutto il suo carico di competenze e umanità.Centosettanta persone, tante...apparentemente, ma anche poche. Dipende da ciascuno di loro, dipende da noi, perché certi valori possono essere anche accarezzati giocando, salutando degli amici...amici profondi o semplici conoscenti, dipende da chi ci troviamo di fronte. L´associazione è una ricchezza, una sorta di fiore che rende l´aria di un luogo diversa...più profumata, gradevole alla mente. C´è chi contribuisce a prendersi cura della sua salute portando acqua, linfa di vita e voglia di fare...e poi c´è chi può dare un aiuto in mille modi diversi....senza l´obbligo di doversi spendere troppo. L´importante, comunque sia, è che al nostro risveglio mattutino dalla finestra si riesca ogni qualvolta a distinguere verso l´orizzonte i petali colorati di questo essere vivente.
Centosettanta volenterosi su diecimila abitanti residenti all´interno del comune, persone uguali al resto della popolazione ma comunque desiderose di mettersi in gioco. La Pubblica Assistenza respira grazie a questa grande famiglia, un gruppo aperto senza ne´ padri ne´ madri...dove tutti sono uguali e ciascuno avverte -per motivazioni sue, in certi casi chiare e stampate in testa e in altri offuscate...confuse ma comunque virtuose, positive- il desiderio di farsi in quattro, spendendo magari una fetta consistente del suo tempo prezioso in un qualcosa.E i qualcosa sono quattro, nell´associazione di Via Mattei n 4 a Montopoli: trasporto sanitario in generale, protezione civile intesa come salvaguardia dell´ambiente....qualunque esso sia, spegnimento incendi boschivi, attività sociali di ordine vario e poi -in mezzo a tutto questo, tra una pausa e l´altra- tanta socializzazione. Eh si, la voglia di stare insieme è condizione essenziale per sentirsi a proprio agio all´interno di un ambiente così aperto e variegato...fatto di tante cose, caratteri distinti e opinioni diverse, partenze fulmine in codice rosso e numerose chiamate in arrivo, persone che chiedono, che considerano la Pubblica un riferimento puntuale e fraterno...un´amica su cui contare per qualsiasi informazione, per qualsiasi consiglio.C´è un ordine da seguire, dei protocolli da rispettare, perché quando accadono fatti gravi non è concesso giocare con la vita delle persone; dipende dal tipo di servizio, perché essere volontario alla Pubblica Assistenza non significa solamente soccorrere individui in difficoltà...feriti....c´è l´ambiente, patrimonio di tutti, i ragazzi da accompagnare a scuola e la formazione, gli inserimenti socio-occupazionali, gli incendi da domare e poi, prima di ogni altra cosa, noi stessi. L´associazione è aperta per sua natura, il suo respirare dipende da tutti noi...nessuno escluso; essa accoglie chiunque, perché non c´è un organigramma da onorare o uno schema già preconfezionato....la Pubblica si arricchisce, modificandosi, e poi si amplia in funzione di chi la abita, di chi la popola con tutto il suo carico di competenze e umanità.Centosettanta persone, tante...apparentemente, ma anche poche. Dipende da ciascuno di loro, dipende da noi, perché certi valori possono essere anche accarezzati giocando, salutando degli amici...amici profondi o semplici conoscenti, dipende da chi ci troviamo di fronte. L´associazione è una ricchezza, una sorta di fiore che rende l´aria di un luogo diversa...più profumata, gradevole alla mente. C´è chi contribuisce a prendersi cura della sua salute portando acqua, linfa di vita e voglia di fare...e poi c´è chi può dare un aiuto in mille modi diversi....senza l´obbligo di doversi spendere troppo. L´importante, comunque sia, è che al nostro risveglio mattutino dalla finestra si riesca ogni qualvolta a distinguere verso l´orizzonte i petali colorati di questo essere vivente.
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